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mercoledì 12 maggio 2010

L'ARTISTA DI OGGI

Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Gli Stati Uniti hanno vari pregi e vari difetti, ma devo ammettere che ho sempre invidiato la considerazione che questa nazione riserva all'immaginario pop e agli artisti che gli danno forma. Parlo ad esempio di Frank Frazetta (che vedete nella foto qui sotto nel fiore degli anni), un illustratore che è riuscito a modellare in modo indelebile l'immaginario fantastico degli ultimi sessant'anni, e che si è spento il 10 maggio, all'età di ottantadue anni.
Non stiamo parlando di un autore gay o di un autore che affrontava temi omoerotici, anche perchè il suo lavoro consisteva principalmente nel realizzare copertine e illustrazioni di romanzi abbastanza commerciali, peraltro esordendo (come fumettista) in un epoca abbastanza bigotta, tuttavia il suo contributo allo sdoganamento del nudo maschile e della sua sensualità è stato innegabile...
I suoi barbari muscolosi e con i glutei in bella vista, oltre a lanciare un trend che ha influenzato tutti gli illustratori fantasy che sono venuti dopo di lui, probabilmente hanno rappresentato il primo esempio di illustrazione commerciale che ammiccava in maniera così esplicita ad una visione erotica del corpo maschile... Esemplari in questo senso le sue copertine dedicate ai libri di Conan il barbaro... Dove potevano comparire decine di barbari muscolosi, completamente nudi e avvinghiati gli uni agli altri...
O addirittura lo stesso Conan in una versione che faceva intuire la sua pressochè completa nudità, magari incatenato o alle prese con serpenti decisamente fallici...
Paradossalmente il vedo/non vedo dei suoi personaggi maschili risultava più intrigante della nudità esplicita che spesso riservava alle sue burrose figure femminili...
Anche la sua interpretazione di un personaggio classico come Tarzan riusciva ad essere decisamente intrigante e a solleticare un certo tipo di immaginario che non era esattamente eterocentrico, e che sicuramente ha ingolosito generazioni di omosessuali...
Frank Frazetta non era gay, era felicemente sposato e a quanto pare le donne gli piacevano davvero, anche se poi sarebbe interessante analizzare quanto abbia pesato sulla sua formazione e sulla sua vita il fatto di provenire da una tradizionalissima famiglia italo americana di Brooklyn... Resta il fatto che, guardando i suoi disegni e la passione con cui tratteggiava le figure maschili (e in particolare il loro posteriore), qualche dubbio potrebbe anche essere legittimo...

Senza contare il fatto che i completini sexy che disegnava sui corpi maschili erano anche più provocanti di quelli che disegnava sui personaggi femminili...
Inoltre il giovane Frank Frazetta aveva una certa tendenza narcisistica e gli piaceva farsi fotografare in pose da calendario... Altro atteggiamento che effettivamente potrebbe fare sorgere qualche perplessità...
Sia come sia certi lati della sua personalità, se pure sono esistiti, non influenzano minimamente la portata della sua arte e il suo incalcolabile contributo all'immaginario pop contemporaneo (gay e non). Rendiamo quindi merito alla sua arte e alla sua persona, augurandoci che, ovunque sia, possa continuare a godere dell'apprezzamento che tante persone nutrono per lui.

Detto questo l'annuncio della morte di Frank Frazetta non ha potuto fare a meno di farmi pensare al destino della sua arte, visto che - nei suoi ultimi anni di vita - i suoi figli hanno dato una pessima prova di sè vendendo di straforo i quadri a olio che il padre aveva destinato al museo a lui titolato, e iniziando a litigare fra di loro per i diritti di sfruttamento delle opere paterne (che a tutt'ora ispirano merchandising, fumetti e altro ancora). Tutta questa tristissima storia familiare di contenziosi legali, baruffe, processi e arresti sembrava essersi risolta, ma con la morte di Frank Frazetta è altamente probabile che sorgeranno nuovi problemi...
Forse sono un po' di parte, ma tutta questa faccenda mi ha fatto pensare a Tom of Finland e al fatto che, dopo la sua morte, l'associazione fondata e gestita dal suo compagno Durk Dehner ha continuato a promuovere la sua arte e il suo messaggio di liberazione sessuale senza intoppi e senza incappare in risse per la spartizione dei proventi sullo sfruttamento dei suoi lavori o sui diritti relativi al merchandising... Ovviamente ognuno può pensarla come vuole, ma forse vale la pena di rifletterci sopra...
In ogni caso bisogna rendere un grande grazie Frank Frazetta e alla sua creatività, che ammiccava anche al pubblico omosessuale... Tra l'altro stavo riflettendo sul fatto che, forse, se in Italia gli omosessuali non si sono mai interessati troppo alla narrativa popolare, arrivando con un enorme ritardo a costruirsi un immaginario pop in cui identificarsi, è stato anche perchè dalle nostre parti non avevamo artisti audaci come lui...
Voi cosa ne pensate?
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5 commenti:

Lorenzo Ridolfi ha detto...

Un artista veramente bravo, e come al solito concordo pienamente con te, forse in italia non abbiamo avuto artisti così perchè il fatto di disegnare corpi maschili seminudi da subito adito ad illazioni e sospetti.

Wally Rainbow ha detto...

Mah sai... Il problema non è tanto degli artisti che non osano, che secondo me ci sono anche da noi, il punto è che le copertine dei libri che circolano in Italia a tutt'ora hanno dei seri problemi con l'esposizione dei corpi maschili... Anche questa è una velata forma di omofobia, penso. Ovviamente se un editore non usa copertine che intrigano il pubblico omosesseuale occasionale questo non si avvicinerà a certe pubblicazioni, e questo - come dicevo - potrebbe spiegare perchè i gay italiani appassionati di letteratura fantastica non sono tantissimi, mentre in america ci sono delle manifestazioni dedicate unicamente alal fantascienza e al fantasy a tema gay...

Lorenzo Ridolfi ha detto...

Certo quello che dici è vero, ad esempio se prendiamo in considerazione un campo dove si è tra virgolette più liberi come quello artistico, in italia non ci sono praticamente gallerie con un offerta di opere per un pubblico omosessuale come in America e Inghilterra, di conseguenza in quello dell'illustrazione commerciale dove sono più importanti il guadagno e il non infrangere i tabù sociali difficlimente le cose cambieranno.

Luca ha detto...

Bellissimo articolo e l'artista mi sembra che fosse eccezionalmente bravo, hanno fatto fremere anche me le sue copertine di Conan il barbaro. Tuttavia la storia è piena di artisti dimenticati, non tutti sono stati "fortunati" come il buon Tom of Finland: il suo amico Etienne, grandissimo disegnatore, che personalmente apprezzo molto di più di Tom, è morto di hiv, ed è finito nel dimenticatoio o quasi...
A proposito Wally, che ne diresti di fare un post su di lui? ;)

Lorenzo Ridolfi ha detto...

Appoggio l'idea di Luca anche a me Etienne piace più di Tom of Finland, e a mio modesto parere aveva più capicità tecniche nel disegno.