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martedì 17 maggio 2011

NEWS

Ciao a tutti e ciao a tutti, come va?
Oggi è la Giornata Mondiale contro l'Omofobia e mi sembrava corretto iniziare questo post parlandovi dell'ennesima iniziativa a fumetti che si propone di fronteggiare questo fenomeno, e che questa volta arriva dal Regno Unito per opera di tre aspiranti fumettisti: Joe Glass (ai testi), Gavin Mitchell (ai disegni) e Kris Carter (ai colori). Il loro progetto si chiama THE PRIDE, e tanto per cambiare è incentrato su un gruppo di supereroi "diversamente super"... Nel senso che è composto solo da gay, bisessuali, lesbiche e transgender.
La loro idea si dovrebbe articolare in una miniserie di sei numeri, autoprodotta e stampata tramite una raccolta fondi che propongono CLICCANDO QUI. Il loro ambizioso obbiettivo è quello di raggiungere 10.000£ (sterline) in tre mesi. Tentar non nuoce, e sicuramente il loro progetto è interessante, ma qualcosa mi dice che potrebbe essere abbastanza difficile raccogliere una simile somma. E lo dico perchè mancano pochi giorni al termine della raccolta fondi per un altro fumetto molto simile (di cui ho parlato anche su questo blog), che è riuscito a raccogliere solo i 2/3 dei 3000$ che gli servivano per diventare una pubblicazione vera e propria. Mi riferisco a quel THE POWER WITHIN a cui potete ancora contribuire CLICCANDO QUI.
Il progetto era espressamente ideato per dare una risposta simbolica al bullismo omofobico nelle scuole, ma a quanto pare non ha avuto l'adesione sperata. Certo può ancora accadere un miracolo, ma qualcosa mi dice che sara molto difficile... E forse anche THE PRIDE (per il quale è richiesta un cifra molto superiore) potrebbe incontrare le stesse difficoltà. Perchè? Al di là del valore del progetto in sè, e di progetti simili, temo che ci sia alla base un errore di valutazione. Andiamo per ordine: THE PRIDE parla di supereroi omosessuali, orgogliosi di esserlo, impegnati a combattere l'omofobia e ad affermare i diritti della comunità LGBT... E questo di certo non è un male...
Il punto è che questi personaggi, come altri in inziative simili, rivendicano la loro condizione in maniera molto... Come dire... Militante. E questo, paradossalmente, li trasforma nella parodia dei valori che vorrebbero affermare. Facciamo qualche esempio: in questo supergruppo abbiamo un bear mutante...
Una specie di Superman che indossa un tutina rosa glitterata con mantello arcobaleno...Quella che potrebbe essere definita una Xena afro americana che veste i colori di Wonder Woman...Ora: senza nulla togliere all'inventiva degli autori, alla loro abilità grafica e ai loro propositi senz'altro lodevoli, non posso davvero fare a meno di chiedermi se nel 2011 ha ancora senso proporre dei supereroi omosessuali che - per dimostrarsi orgogliosi di esserlo - devono presentarsi in questo modo. Non che ci sia niente di male ad essere un supereroe che veste degli slip rosa glitterati, intendiamoci, ma al giorno d'oggi è ancora una scelta azzeccata per un fumetto che si propone in modo serio?
Cercherò di essere ancora più specifico. Nella preview di questo fumetto si vede questo supereroe (che si chiama Fabman), mentre interviene per impedire ad un ragazzino gay di suicidarsi gettandosi da un ponte...
Sicuramente è una buona cosa, ma siamo seri: se un ragazzino gay medita il suicidio è anche perchè non accetta i pregiudizi e gli stereotipi associati alla sua condizione... E se nel momento in cui sta per gettarsi da un ponte gli si parasse davanti un palestrato volante dalle movenze "feline", vestito con una tutina rosa glitterata e che porta sulla schiena la bandiera dell'orgoglio gay... Probabilmente prima di gettarsi dal ponte prenderebbe una bella rincorsa per essere sicuro di non sbagliare! Scherzi a parte: in questo supergruppo ci sono anche supereroi meno appariscenti come Wolf (che vedete qui sotto), ma si tratta più che altro di un'eccezione che conferma la regola...
Ora: se io fossi un lettore di fumetti di supereroi, e ancor più se fossi un lettore gay di fumetti di supereroi, sarei molto felice di sostenere un fumetto a base di supereroi gay, ma a condizione che sia un buon fumetto e che i suoi contenuti gay siano sviluppati con una certa maturità. L'idea del supereroe gay militante e appariscente può funzionare in un fumetto satirico o umoristico, o magari in una campagna pubblicitaria, ma finora si è sempre dimostrato inadeguato per sostenere un un fumetto dai toni realistici. Soprattutto se si considera che i fumetti di supereroi moderni hanno iniziato ad essere sempre più seri e "adulti", nei contenuti come nella grafica... E gli stessi costumi dei supereroi sono diventati sempre più verosimili, anche quando hanno rielaborato delle vecchie idee...
Inoltre, proprio nei fumetti di supereroi degli ultimi anni, gli omosessuali hanno dimostrato di poter fare coming out senza bisogno di indossare costumi sgargianti o di essere eccessivamente appariscenti. Riuscendo peraltro ad essere apprezzati presso un pubblico vasto e molto trasversale. Forse, per proporre supereroi gay oggi, questa potrebbe essere la strada migliore. Oltretutto, quando si parla di omosessualità e classici supereroi in tutina colorata, ormai lo si fa solo nel mondo della satira e della parodia, come nel caso della serie cult di cartoni animati AMBIGUOUSLY GAY DUO (che qui sotto vedete nell'interpretazione del famoso illustratore Alex Ross)...
Per chi non lo sapesse gli episodi di questo cartone compaiono nel popolare show statunitense Saturday Night Live fin dal 1996, e giocano tutto sull'ambiguità delle situazioni in cui sono coinvolti Ace e Gary, i due supereroi protagonisti. Nonostante dal 1996 a oggi siano stati realizzati solo 12 episodi questa serie è diventata una vera e propria icona gay per il pubblico americano (e non solo)... E lo si capisce dai tantissimi cosplay che continuano ad omaggiarla.
Tra l'altro, a riprova del fatto che la serie è ancora un cult, quei pazzi del Saturday Night Live hanno trasmesso un nuovo episodio proprio sabato scorso... E questa volta hanno voluto persino proporre Ace e Gary in carne ed ossa! Siccome questo è il BLOG che vi fa vedere quello che gli altri non osano (ma questo ormai dovreste saperlo bene anche voi), eccovi qui di seguito ciò di cui vi sto parlando...

Vi faccio notare che nella versione americana del Saturday Night Live fanno vedere queste cose senza problemi, mentre nella più recente versione italiana di questo spettacolo è stata bocciata la presenza dell'ex gay porn performer Carlo Masi per non turbare troppo il pubblico... Ma d'altra parte stiamo parlando dell'Italia, l'unico paese in cui alcuni politici hanno proposto di vietare ai minorenni il videogioco THE SIMS 3, perchè lascia la libertà di costruire situazioni e relazioni omosessuali...
Ora: il fatto che THE SIMS 3 lascia questa possibilità è vero, e se un politico ha delle idee arretrate e conservatrici su questi argomenti può anche agire proponendo delle censure. La cosa interessante è che la proposta di censura è arrivata proprio in questi giorni, e cioè due anni dopo che il videogioco è entrato in circolazione! Direi che questo fatto si commenta da solo, dimostrando una volta di più che chi è omofobo vive anche fuori dal mondo.
E dimostra anche quanto sia ancora importante dare un contributo costante per combattere l'omofobia, e non solo il 17 maggio.
Ciao e alla prossima.

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