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martedì 1 maggio 2012

NEWS

Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Anche questo post si presenta ghiotto di news abbastanza interessanti, e in buona parte trascurate dalla blogosfera italiana, ma siccome questo è il blog sui fumetti gay che vi dice anche quello che gli altri neppure sanno, anche questa volta avrete modo di recuperare. Contenti? Oggi comincio col segnalarvi che lo scorso fine settimana, a New York, si è tenuta la decima edizione del MOCCA FESTIVAL, organizzato dal Museum of Comic and Cartoon Art di New York e che si pone l'obbiettivo di promuovere tutti i tipi di fumetto e fumettisti, anche quelli meno commerciali. Ovviamente una manifestazione del genere non può che essere gay friendly, e infatti la locandina di quest'anno è stata realizzata da P. Craig Russell, uno dei primi illustratori e fumettisti gay dichiarati...
 A riprova del fatto che questa manifestazione ha un taglio moderno e inclusivo può essere interessante notare che l'illustratore Chad Sell si è presentato con una serie di stampe dedicate alle Drag Queen protagoniste del reality RuPauls Drag Race, e delle quali potete vedere un assaggio qui di seguito...



 Se vi interessa vederle tutte potete CLICCARE QUI. E poi non dite che non vi voglio bene! Piccola riflessione personale: mentre negli USA i musei dedicati al fumetto fanno a gara nel proporre iniziative innovative, per valorizzare i talenti emergenti senza alcun pregiudizio, quelli italiani fanno a gara per realizzare (poche) iniziative dal taglio vetusto e accademico, celebrando la memoria di fumetti e fumettisti che erano già sulla breccia trenta o quarant'anni fa. Non che ci sia nulla di male, ma la mancanza di spazi alternativi per i giovani e le nuove idee la dice lunga, e vale più di mille parole. In ogni caso, tornando a parlare degli USA e di RuPaul, forse vi interesserà sapere che la casa editrice BLUE WATER ha deciso di inserire la drag queen più famosa d'america nella sua serie di fumetti biografici FEMALE FORCE...
 Devo essere sincero: dopo aver letto la notizia non ho potuto fare a meno di chiedermi se alla BLUE WATER avevano bevuto troppo (prego notare il gioco di parole ^__^), ma in effetti - pensandoci su - sono giunto alla conclusione che in una collana che vuole celebrare la forza della femminilità non è poi così sbagliato inserire la storia di un uomo che ha fatto della femminilità il suo punto di  forza... E bravi questi editori americani, che arrivano là dove nessuno è mai giunto prima. E, a proposito di  editori americani, vi rendo noto che la Archie Comics ha infine lanciato il nuovo mensile dedicato a Kevin Keller, il suo primo personaggio gay dichiarato... E, a questo punto, anche il primo personaggio gay dichiarato ad essere titolare di un mensile a fumetti negli USA...
É sempre molto bello vedere quando un editore mantiene le promesse, e adesso sarà molto interessante seguire le avventure di questo personaggio, che peraltro si troverà ad interagire con alcuni dei personaggi a fumetti più famosi d'America, che fin dagli anni '40 hanno rappresentato una tappa quasi obbligata nelle letture dei preadolescenti statunitensi...
 Comunque, in attesa di verificare come potrà evolversi la situazione, prendiamo atto che alla Archie Comics sono delle volpi, e hanno già iniziato a lanciare qualche esca molto appetitosa... Ad esempio in questo primo numero Kevin Keller accetta di farsi rifare il look da Reggie, personaggio noto per essere una carogna a tutto tondo, e infatti il loro shopping finisce per essere un'esperienza abbastanza imbarazzante e persino con qualche ammiccamento fetish...
 Sia come sia l'editore ha voluto riproporre con Kevin Keller un'iniziativa che nei suoi albi ha sempre riscosso un certo successo: ovvero quella di chiedere ai giovani lettori di mandare dei disegni in cui suggeriscono gli abiti da fare indossare ai propri personaggi. Così, ora, è molto probabile che tanti ragazzini (soprattutto gay in boccio) avranno modo di scatenare la loro passione per la moda. Non male vero?
 Se per caso vi interessasse partecipare non vi resta che inviare le vostre idee all'indirizzo: Veronica & Kevin Fashions, c/o ARCHIE COMICS PUBLICATIONS, P.O. BOX 419, Mamaroneck, NY 19543-0419 - USA. Non so cosa ne pensate voi, ma io la trovo un'idea proprio carina, e qualcosa mi dice che le proposte arriveranno anche da parecchi maggiorenni. Questo potrebbe spingere la Archie a considerare un pubblico un po' più adulto? In effetti lo sta già facendo con la serie LIFE WITH ARCHIE, che da diversi mesi propone non uno, ma ben due futuri alternativi per i ragazzi di Riverdale. Uno in cui Archie sposa la bionda Betty e uno in cui sceglie di sposare la brunetta Veronica. In ogni caso è proprio su questa collana, che spesso affronta tematiche molto adulte (qui alcuni personaggi storici della serie sono persino morti di tumore!), che Kevin Keller si è sposato e - quanto pare - presto dovrà affrontare una notevole tragedia... Non ci è ancora dato sapere di cosa si tratta, ma l'anteprima con la copertina del numero 22 di LIFE WITH ARCHIE non promette niente di buono...
Forse in questa serie Kevin Keller diventerà vedovo? Magari per dargli modo di avere una vita sentimentale un po' più dinamica? Staremo a vedere... Certo è che, tanto per cambiare, una serie di questo tipo che si rivolge al pubblico dei giovani e giovanissimi, in Italia, ce la possiamo scordare! Così come ci possiamo scordare che un autore di fumetti di prima grandezza venga intervistato da PLAYBOY e colga l'occasione per dire che secondo lui Batman è gay! L'autore in questione è Grant Morrison, che nell'articolo di Playboy compare anche in versione fumettosa...
L'autore scozzese, che peraltro ha scritto diverse storie memorabili di Batman, sostiene che:
"L'omosessualità è insita in Batman. Non sto parlando di omosessualità in termini dispreggiativi, ma Batman è molto, decisamente molto gay. Non bisogna negarlo. Ovviamente essendo un personaggio immaginario è stato inventato per essere eterosessuale, ma il suo concept di base è assolutamente gay. Credo che questo sia il motivo per cui la gente lo adora. Tutte queste donne vestite con abbigliamento fetish e che gli saltano attorno per averlo. E lui non se ne cura - lui è più interessato ad andare in giro con il tipo anziano e il ragazzino".
Interessante, vero? E poi ne ha anche per Wonder Woman:
"William Moulton Marston, il tizio che ha creato Wonder Woman, era un noto psichiatra. É lo stesso che ha inventato il poligrafo, la macchina della verità. Era uno di quei libertini bohemien, tant'è che lui e sua moglie, Elizabeth, hanno condiviso una giovane amante, Olive, che è stato il modello fisico per Wonder Woman. Quello che lui ed Elizabeth hanno fatto è stato applicare nella loro quotidianità l'idea di una società amazzonica dominata dalle donne, che nei fumetti di Marston si è sviluppata in un'utopia lesbica".
 E poi aggiunge che: 
"Quando, nel 1947, Marston morì provarono a eliminare questi elementi, e le vendite scesero a picco. Wonder Woman dovrebbe essere la donna più sensuale, intelligente, potente che si riesca a immaginare. Non appena si è trasformata in quello strano incrocio tra la vergine Maria e Mary Tyler Moore ha smesso di piacere persino alle ragazze".
Riflessioni decisamente illuminanti, che potrebbero anche spiegare perchè la nuova incarnazione di Wonder Woman sembra molto più determinata e risuluta di quelle che l'hanno preceduta...
E parlando di mitologia non posso fare a meno di tornare a segnalarvi la collana MYTICO, allegata al Corriere della Sera, che nell'ultimo numero - come sempre - non mostra alcuna scena di nudo maschile e nessuna allusione a tematiche anche solo vagamente omosessuali, ma in compenso non si fa problemi a mostrare Teseo che sventra il Minotauro, con tanto di Minotauro morente che volta gli occhi al cielo...
Ora: si tratta di un episodio mitico obbiettivamente cruento, anche se nella storia originale Teseo uccise il Minotauro con una clava o una pietra, o addirittura soffocandolo, e in ogni caso riuscì nel suo intento spargendo pochissimo sangue. Il punto però è un'altro: fedele o meno al mito questa scena è obbiettivamente forte, anche se il fumetto si rivolge ad un pubblico preadolescente... Lo stesso al quale non è possible mostrare gli eroi greci troppo nudi. La domanda quindi è: perchè il nudo di Ercole crea problemi, tanto da fargli indossare degli shorts elasticizzati, ma un Minotauro squartato da Teseo no? In effetti mi vengono in mente diverse risposte, ma nessuna è incoraggiante... Anche perchè è evidente che in Italia mostrare dei nudi a un pubblico preadolescenziale è ritenuto sconveniente, ma ispirare una mattanza no. Staremo a vedere cosa succederà con i prossimi numeri della collana. Oggi, però, vorrei concludere segnalandovi che presso la fumetteria Forbidden Planet, in Via Pinerolo 15 a Roma, il 2 maggio (dalle 17 alle 19) sarà presente la disegnatrice Melinda Gebbie... 
 Per chi non lo sapesse questa autrice, presente nel panorama del fumetto indipendente femminista fin dagli anni '70, è la compagna del rivoluzionario sceneggiatore Alan Moore (quello di Watchmen e V per Vendetta), per il quale ha disegnato anche la splendida serie erotica LOST GIRLS, in cui hanno trovato posto senza problemi diverse parentesi omosessuali...
Certo la sua presenza non farà cambiare di una virgola la situazione italiana, ma una ventata di civiltà può sempre risultare corroborante, non trovate?
Alla prossima.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao! Scusa vorrei chiederti perchè sul sito di robinhoog.com, dopo aver effettuato l'accesso non posso leggere dalla vignetta 406 in poi? Nè in italiano nè in inglese, non c'è modo di vederle..Perchè?