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lunedì 30 dicembre 2013

NESSUNO É PROFETA IN PATRIA...

Ciao a tutti, come va?
Ultimo aggiornamento del 2013 e, prima di augurarvi il miglior 2014 possibile, volevo realizzare un post un po' particolare. Di cosa andrò a parlarvi, quindi, questa volta? In realtà tutto è cominciato parecchio tempo fa, nell'autunno del 2012, quando venni contattato su facebook da un simpatico artista spagnolo di nome Francesc Ruiz (foto sotto), che stava progettando un allestimento che riguardava i personaggi gay nei fumetti porno italiani degli anni '70 e '80 e - tramite questo BLOG - aveva intuito che ero un esperto che poteva dargli qualche consiglio (^__^)...
Caso ha voluto che in quel periodo stessi anche prenotando per andare a Lucca Comics, così gli ho proposto di venire a Lucca Comics con me e il mio amico Manuel, anche perchè avrei avuto modo di dargli indicazioni su cosa cercare e dove. Alla fine se ne è tornato a Barcellona molto soddisfatto e con tanto nuovo materiale per il suo progetto. In quell'occasione mi ha spiegato che la sua idea era di incentrare la sua mostra in particolare su Gary, il compagno di avventure della vampira Sukia... A modo suo il primo esempio di gay emancipato del fumetto italiano (nonchè vero protagonista della serie, che infatti divenne un cult per gli omosessuali dell'epoca, e non solo).
Francesc Ruiz, in realtà, era già venuto in Italia in diverse occasioni, per cercare di prendere contatto con i pochi autori ancora viventi che all'epoca avevano prodotto Sukia, e aveva girato in lungo e in largo il mondo per documentarsi anche sulle edizioni straniere del suddetto fumetto (che in Messico, ad esempio, era diventato un cult), però diciamo che venire a Lucca Comics gli è stato molto utile (se non altro per completare la sua raccolta di Sukia). All'inizio del 2013, infine, aveva preparato il suo allestimento, che consisteva nella creazione di una pseudo edicola che vendeva SOLO prodotti relativi a Gary e ai personaggi gay dei fumetti porno italiani dell'epoca d'oro... Ritampando (in spagnolo) praticamente intere collane...




Da quello che mi ha detto il suo allestimento, a Barcellona, ha avuto molto successo. Purtroppo, però, finita l'esibizione, la mostra era talmente ingombrante che buona parte di quegli albi sono andati al macero (-__-). Peccato, anche perchè era costata parecchie migliaia di euro (e per fortuna aveva dei finanziatori), e anche se era in spagnolo sarebbe stato bellissimo poterla portare in Italia (anche se dubito vivamente che da noi qualcuno avrebbe voluto finanziare il suo allestimento e il suo trasporto da Barcellona). Comunque, non pago di questa operazione di archeologia, Francesc Ruiz ci ha preso gusto, e qualche mese dopo ha allestito una nuova mostra, questa volta prendendo spunto dalle vignette militanti disegnate negli anni '70 da Stefania Sala per la rivista FUORI! (house organ della prima associazione gay italiana)...

E anche in questo caso la sua idea ha avuto un buon riscontro, anche se l'allestimento era molto minimale e sembrava più che altro una mostra di design, ma probabilmente era proprio questo lo scopo.

Ora: parlo di Francesc Ruiz alla fine dell'anno perchè, pensandoci bene, mette in luce il fatto che - dalle nostre parti - probabilmente le persone che si ricordano di Gary o delle vignette di Stefania Sala, che comunque DOVREBBERO fare parte della cultura gay del nostro paese, sono pochissime... E la cosa più grave di tutte è che in tutti questi decenni non mi risulta che nessuno si sia mai preso la briga di rinverdirne la memoria adeguatamente, men che meno nel mondo dell'arte "ufficiale". Il fatto che un artista spagnolo, in questo senso, abbia fatto più in un anno (con tanto di sponsor) che l'intero mondo gay italiano negli ultimi tre decenni direi che è estremamente indicativo. Così come è indicativo che delle sue mostre, in Italia, non abbia parlato praticamente nessuno.
E in effetti uno dei motivi per cui non ne ho parlato finora era proprio perchè volevo verificare se qualcuno - per puro caso - ne avrebbe parlato anche in italiano...
E invece niente sui siti di fumetti, niente sui siti gay, niente sui siti di arte...
Niente di niente di niente.
Cosa vuol dire questo?
Forse che è arrivato il momento di darsi da far esul serio, prima che sia troppo tardi.
Ne riparleremo il prossimo anno.
Nel frattempo spero che il vostro 2014 sia pieno di soddisfazioni e di possibilità.
A presto.

1 commento:

Orlando Furioso ha detto...

I tempi del Fuori! li ho vissuti in diretta, seppure nelle sue incarnazioni finali (circa 1977)
E per fare cosa buona direi che si potrebbe cominciare col diffondere il link presso cui è possibile leggere online tutti i numeri della rivista, comprese le vignette di Stefania Sala:

http://www.omofonie.it/fuori.htm

...la rivista era avanti anni-luce!