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venerdì 2 maggio 2014

TOM LIVE...

Ciao a tutti, come va?
Anche se Tom of Finland è morto nel 1991 sembra proprio che il suo lascito sia ancora più presente (e influente) che mai. Non molto tempo fa vi avevo segnalato che la compagnia postale finlandese Itella aveva realizzato una serie di francobolli celebrativi dedicati all'artista, e che era possibile prenotarli in vista della loro uscita (a settembre)... E a quanto pare il sito di Itella è andato in crash proprio a causa delle eccessive prenotazioni dei francobolli di Tom! E direi che la cosa si commenta da sola. Nel frattempo la Tom of Finland Foundation continua ad essere estremamente attiva con i suoi progetti e le sue iniziative. Così il 26 aprile ha offerto una Pasqua alternativa, allestendo nei suoi spazi una serie di performance live ispirate ai disegni di Tom (e con le quali i visitatori - paganti - avevano modo di interagire).

A rendere il tutto più particolare ci ha pensato il body painting di Glen Alen (vincitore di un Emmy Award per il make-up) che si è dato da fare per trasformare i modelli presenti in illustrazioni a matita semoventi... Con apprezzabili risultati...


Idea impegnativa, ma carina, anche se per allestire live i disegni di Tom non era indispensabile ricorrere al body painting, a quanto pare...


Al di là del fatto che la cosa può essere condiderata più o meno kitch, c'è da dire che la Tom of Finland Foundation continua a darsi da fare per portare avanti i suoi progetti e la sua mission (e cioè preservare e valorizzare l'arte erotica, forte del fatto che è detentrice dei diritti di sfruttamento delle opere di Tom of Finland)... E non si può certo dire che si adagia sugli allori. Anzi, sempra che per loro sia fondamentale continuare a mantenere un contatto diretto con il pubblico e con i suoi sostenitori.
Cosa sicuramente lodevole.
A questo proposito vi ricordo che, dopo alcuni anni di assenza, la Tom of Finland Foundation ripropone il suo concorso per artisti emergenti (potete trovare tutte le info CLICCANDO QUI). I lavori devono pervenire entro il 30 giugno. Una cosa importante: se volete partecipare e pensate di inviare un dipinto palesemente copiato da foto omoerotiche famose sappiate che la cosa non passerà inosservata. Nell'ultima edizione del concorso, ad esempio, c'è stata una certa polemica proprio riguardo ad un dipinto che riproduceva una foto di Joe Oppedisano (CLICCATE QUI PER TUTTA LA STORIA), quindi forse sarebbe meglio evitare.
In compenso vi segnalo che se volete sostenere questa associazione potete farlo anche acquistando le magliette ufficiali di Tom prodotte dal marchio GEAR (CLICCANDO QUI).
Per ogni maglietta venduta 10$ andranno direttamente nelle casse della Tom of Finland Foundation.

Detto questo ogni volta che faccio il punto su associazioni come la Tom of Finland Foundation non posso davvero fare a meno di pensare che le associazioni LGBT funzionano davvero bene quando si concentrano su degli obbiettivi specifici piuttosto che su una più generica promozione della causa omosessuale.
In questo modo evitano di pestarsi i piedi a vicenda, di litigare per accedere a finanziamenti o altro e - soprattutto - evitano di disperdere le loro energie e le loro risorse in mille progetti.
Sarò sincero: il fatto che in Italia associazioni di questo tipo siano praticamente assenti (a parte qualche associazione sportiva, l'associazione dei genitori gay, quella dei genitori dei gay e poco altro) mi ha sempre fatto pensare che dalle nostre parti ci sia un concetto davvero molto primitivo di associazionismo gay, e che tutte queste associazioni gay generiche siano più che altro un pretesto per lanciare in politica (o in affiliazioni di tipo politico) una quantità di persone che - in realtà - non hanno alcuna competenza specifica... Con tutte le conseguenze del caso.
Io mi sono sempre chiesto - ad esempio - perchè da noi non ci sia nemmeno un'associazione che tutela l'arte gay e - ad esempio - i galleristi che ricevono minaccie quando "osano" troppo... Come ad esempio è avvenuto recentemente a Roma...
In una nazione che viene considerata una delle culle dell'arte mondiale, ma in cui non si riesce a difendere il diritto di esporre delle foto, che senso ha sperare di portare avanti una legge contro l'omofobia o il riconoscimento delle coppie omosessuali?
Secondo me varrebbe la pena di rifletterci sopra.
Alla prossima.


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1 commento:

Awakening Art ha detto...

A saperlo prima della mostra... che nervi uff...