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venerdì 15 gennaio 2016

CONVENIENZA E BENEFICIENZA

Ciao a tutti, come va?

Come forse avrete notato mi è capitato spesso di puntualizzare come gli editori di fumetti statunitensi abbiamo adottato da tempo una politica gay friendly, anche se spesso non è semplice capire chi lo fa per una questione di marketing e chi lo fa per una questione di principio... Sia come sia questa distinzione è sempre stata tutto sommato secondaria, dato che i benefici indiretti per la comunità LGBT erano comunque evidenti.

Oggi, però, vado a segnalarvi che c'è almeno una casa editrice statunitense che ha deciso di offrire alla comunità LGBT anche dei benefici molto diretti. Mi riferisco alla IMAGE, che in tempi non sospetti avevo già definito come la casa editrice che mi sembrava più determinata ad ottenere il primato in ambito gay friendly (CLICCATE QUI)... E a quanto pare ci avevo visto giusto.

Infatti da qualche giorno sta proponendo un'iniziativa sul sito Humble Bundle, finalizzata alla raccolta di fondi da destinare alla Human Rights Campaign Foundation, la più grande associazione gay americana (CLICCATE QUI), che dal 1980 lavora per migliorare le condizioni della comunità LGBT americana e per promuovere una cultura dell'integrazione e del rispetto.
Che cosa propone il sito Humble Dumble? Molto in sintesi una selezione di prodotti che viene proposta ad un prezzo DECISO DALL'ACQUIRENTE (anche se il loro valore di mercato complessivo sarebbe di oltre 380 dollari!!!): chi sceglie di acquistarli in blocco, quindi, può anche scegliere quanto spendere e, di conseguenza, quanto destinare alla raccolta di beneficenza a cui sono associati.

Inoltre può anche decidere se vuole riservare una certa quantità di denaro anche agli aventi diritto, e cioè - in questa occasione - gli autori dei fumetti (visto che nel caso della IMAGE loro restano proprietari dei diritti sui loro personaggi)...

In questo caso la IMAGE ha proposto una selezione dei suoi fumetti, in versione digitale, che in qualche modo trattano tematiche LGBT (molti di loro sono stati segnalati anche su questo blog). E se si spendono più di 17 dollari vengono sbloccati anche alcuni fumetti "bonus", a cui se ne aggiungono molti altri se si superano i 20 dollari... Potete verificare tutti i fumetti proposti su Humble Dumble, ed eventualmente fare un'offerta, nella pagina che trovate CLICCANDO QUI.

Nel momento in cui sto scrivendo la raccolta fondi ha superato quota 130.000 dollari, ma visto che dovrebbe proseguire fino al 27 gennaio è altamente probabile che la somma raccolta alla fine sarà molto più alta.

In poche parole la IMAGE sta facendo una raccolta di beneficenza per la causa gay, e lo fa anche se non ha certo bisogno di farsi pubblicità: secondo i dati del distributore Diamonds relativi al 2015, infatti, questa casa editrice detiene il 10% del mercato (CLICCATE QUI), risultando il TERZO editore statunitense di fumetti (nel grafico qui sotto è lo spicchio giallo)...
Quindi è altamente probabile che, al di là del ritorno di immagine presso il mondo gay e gay friendly, abbia proposto questa iniziativa per una questione di principio e per essere coerente con la sua politica editoriale (che ultimamente sta dando molto spazio ai temi LGBT e agli autori LGBT dichiarati che vogliono affrontare l'argomento).

Quindi tanto di cappello alla IMAGE e ai suoi autori, che si sono prestati a questa iniziativa.

Direi che la cosa si commenta da sè, tuttavia non posso davvero trattenermi dal fare due considerazioni a margine.

La prima è che in Italia un'operazione di questo tipo, da parte di un editore generalista (inteso come un editore che non si rivolge prevalentemente al pubblico LGBT) che detenesse almeno il 10% del mercato (o che risultasse al terzo posto nella classifica delle vendite), andrebbe al di là delle ipotesi più fantascientifiche. Anche perchè dalle nostre parti si sta sempre ben attenti non sbilanciarsi troppo a favore di gay e lesbiche, anche solo inserendo allusioni e sottotesti troppo positivi nelle sceneggiature... Quindi promuovere una raccolta fondi per finanziare un'associazione LGBT è qualcosa che non starebbe né in cielo né in terra... Anche se dalle nostre parti sicuramente ce ne sarebbe più bisogno che negli USA, soprattutto in questo periodo...

La seconda è che, da quel che mi pare di vedere, i siti italiani specializzati in fumetti - che di solito sono sempre attentissimi a riportare quello che succede negli USA - al momento non stanno segnalando questa iniziativa... Anche se in teoria farebbe risparmiare una buona quantità di denaro anche ai loro lettori.

Magari finora gli è sfuggito, ma visti alcuni precedenti - e il fatto che generalmente sulla questione LGBT tendono ad essere prudenti quanto gli editori nostrani - viene il sospetto che forse non abbiano troppa voglia di parlarne, per non risultare troppo schierati... O per non mettere troppo in evidenza il fatto che su certe questioni gli editori americani sono avanti anni luce rispetto ai loro colleghi italiani... Con tutto quel che ne consegue.

Peccato.

Io, comunque, sto sempre in guardia e cerco di compensare anche queste lacune, se posso (^__^).

Alla prossima.

4 commenti:

Orlando Furioso ha detto...

"anche se spesso non è semplice capire chi lo fa per una questione di marketing e chi lo fa per una questione di principio... "

Wally, sai che ti dico? Che
A me non frega assolutamente (più) nulla del dubbio di cui sopra! :)
L'importante è che il maggior numero di persone sia sensibilizzato al fatto, concreto e reale, che il mondo non è esclusivamente eterosessuale.
D'altronde,perdonami, ma Tex esce perché la Bonelli adora il western e con passione e per principio ne produce gli albi a fumetti oppure è un'azienda che produce Tex per gli amanti del genere e quindi per produrre profitto? Non è che ogni volta ci facciamo questa domanda, giusto?

E allora, per quanto mi riguarda, ho smesso da tempo di chiedermi se qualsiasi manifestazione LGBTQ-friendly sia "sincera" o fatta "per questioni di marketing". Se serve alla causa, benvenga comunque! :-D

Un carissimo saluto e sempre complimenti per il tuo indispensabile e interessante blog!
Orli

Wally Rainbow ha detto...

In linea di massima sono d'accordo con te, anche se io sono notoriamente idealista e mi piacerebbe accordare la mia preferenza a chi crede davvero nella parità di trattamento della comunità omosessuale nei suoi fumetti :-) Sui motivi che spingono la Bonelli a pubblicare TEX ci sarebbe davvero tanto di cui parlare, quel che è certo è che ha iniziato a pubblicarlo perchè Tea Bonelli - che all'epoca dirigeva la casa editrice - voleva proporre un genere innovativo per quegli anni (il western) in una maniera innovativa (senza pregiudizi verso i pellerossa, ad esempio, e senza un protagonista da oratorio). Se si dovesse applicare lo spirito con cui TEX è stato concepito agli standard attuali, probabilmente, la Bonelli avrebbe almeno due testate con protagonisti omosessuali, un eroe italiano di origini etniche non caucasiche, quattro o cinque serie con protagonisti adolescenti in piena tempesta ormonale e via dicendo... Peccato che non sia così :-)

Francesco Osmetti ha detto...

Apperò che bella iniziativa! Speriamo qui in Italia possa succedere una cosa simile molto presto!

Wally Rainbow ha detto...

Per come la vedo io se succederà non sarà così presto, purtroppo... :-(